Ария Бартоло «A un dottor della mia sorte»

un dottor della mia sorte, Bartolo's aria from Il barbiere di 
Siviglia:

un dottor della mia sorte
queste scuse, signorina!
Vi consiglio, mia carina,
un po' meglio a imposturar.
I confetti alla ragazza!
Il ricamo sul tamburo!
Vi scottaste: eh via! eh via!
Ci vuol altro, figlia mia,
per potermi corbellar.
Perchи manca lа quel foglio?
Vo' saper cotesto imbroglio.
Sono inutili le smorfie;
ferma lа, non mi toccate!
Figlia mia non lo sperate
ch'io mi iasci infinocchiar.
Via, carina, confessate;
son disposto a perdonar.
Non parlate? Vi ostinate?
So ben io quel che ho da far.
Signorina, un'altra volta
quando Bartolo andrа fuori,
la consegna ai servitori
a suo modo far saprа.
Ah, non servono le smorfie,
faccia pur la gatta morta.
Cospetton! per quella porta
nemmen l'aria entrar potrа.
Rosina innocentina,
sconsolata, disperata,
in sua camera serrata
fin ch'io voglio star dovrа.